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Quarto Stato della Materia

by Quarto Stato della Materia

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1.
Tunguska 05:04
Siamo atomi inerti a guardare questo immenso bagliore arrivare per restare per sempre vicini sospesi nel tempo due corpi orbitali costretti a sognare un altro universo che in silenzio si specchia che ci resta a guardare Le stelle cadono giù Le stelle cadono giù Le stelle cadono giù precipita tutto in torno la notte Restiamo distesi a sognare tutti questi cieli crollare rimasti per sempre vicini sospesi nel tempo due corpi celesti in deriva orbitale intenti a sognare un altro universo che ci resta a guardare Le stelle cadono giù Le stelle cadono giù Le stelle cadono giù Precipita tutto intorno la notte.
2.
Pessoa 05:44
Io imparo a vedere tutto penetra nel me più profondo e non si ferma dove prima aveva fine e svaniva il mondo esterno che diventa IO anima, coscienza, inconscio ed IO Ogni giorno è il giorno che non è E non c’è n’è mai stato un altro al mondo sento cadere il tempo una goccia alla volta e nessuna goccia che cade si sente cadere Oltrepasso i tempi oltrepasso i silenzi e mondi senza forma mi passano accanto il mondo esterno che diventa IO anima, coscienza, inconscio ed IO Ogni giorno è il giorno che non è E non c’è n’è mai stato un altro mondo sento cadere il tempo una goccia alla volta e nessuna goccia che cade si sente cadere tutto il tumulto di uno una sola moltitudine.
3.
Majorana 05:36
Quando di notte guardando il cielo cerchiamo il futuro osservando la luce di stelle già morte spiamo il passato Quando di notte guardando il cielo i desideri bruciano al sole di stelle già morte pensiamo al passato Quando di notte guardando il cielo cerchiamo il futuro sotto il pallore di stelle già morte sentiamo il passato come Majorana che si getta nel mare per andare a vedere le stelle dei cieli sotto la terra e nuotare gli oceani sotto gli oceani quanta rigida fisica, quanta vivida follia quanta liquida fisica, quanta solida follia un altro mondo dentro al mondo un altro mondo dentro al mondo un altro mondo dentro al mondo dove fuggire via in riva ai mari d’Agarthi per danzare a Shamballa ai tramonti dei mondi lucenti e profondi e notti in silenzio a sublimare gli echi e i sussurri di Dehli, Lahsa, Pompei, Timbuktu
4.
210.000 05:05
Attimi tra l’esistere e il non esistere Battiti tra l’esistere e il non esistere l’altezza è profondità l’abisso luce inattesa tenebra è chiarezza il grande piccolo confuso e distinto dividuo individuo e l’atomo immenso L’hai mai vista l’alba a Hiroshima? quanta luce all’alba a Hiroshima l’universo a tremare il cielo a bruciare disordine illumina gente a sognare che bella mattina a Hiroshima L’hai più rivista Hiroshima?
5.
D'Istanti 06:08
Ti perdo in istanti, mi sfuggo confuso Il vuoto mi assale, stroboscopico illuminare Mi perdi in affanni, ti sfuggi confuso E il vuoto mi assale, stereofonico amplificare né all’ade né all’eden sospesi in silenzio assorti e festanti distorti e distanti consumo cristalli, ti stringo confuso il vuoto mi assale stroboscopico illuminare divori cristalli, mi stringi confuso il vuoto mi assale stereofonico amplificare magari domani mi ami mia dolce medusa assetata magari domani mi ami mia ombra figura sfuocata né all’ade né all’eden sospesi in silenzio assorti e festanti distorti e distanti né all’ade né all’eden abbracciati ed amanti insicuri e tremanti su un asfalto bruciante.
6.
Dolores 06:29
Tutti i rumori di questi silenzi i cicloni in arrivo in mezzo al deserto il ricordo delle mie gioie violente e dei loro violenti finali non importa più chi sono non importa più il perdono voglio correggere il difetto devo premere il grilletto oh mia cara Dolores che sogna le sue verità voglio correggere il difetto devo premere il grilletto oh mia cara Dolores che fugge da questa realtà non è questo il mondo che ci trattiene non è questo il sogno che ci appartiene in queste notti che non smettono di accadere sto per premere il grilletto e non provo dolore mentre ammiro nei tuoi occhi il terrore.

about

È infine una deflagrazione di desideri sopra due innamorati,
un poeta abbracciato dai suoi tormenti e i suoi io,
un uomo in fuga dal mondo sul parapetto di una nave in mezzo all'oceano,
l'eco e le ombre dei fantasmi di Hiroshima,
due individui uniti da reciproca distanza,
ed il frame di un dito incerto su un grilletto in un prossimo futuro sintetico.

Questo è il nostro primo EP.

credits

released February 1, 2018

Davide - Synth
Marco - Chitarra
Melissa - Batteria
Raffaele - Voce
Serena - Basso

Testi e musiche di Quarto Stato della Materia.
Registrato da Fabio Fusi nel giugno 2017 presso Pianeta Musica - Erba (CO)
Mixato da Fabio Fusi presso Bunker Studio - Merone (CO)
Foto di Andrea Casiraghi - www.icaronero.it

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Quarto Stato della Materia Como, Italy

Quarto Stato della Materia è una band attiva dal 2016.
La traiettoria musicale segue i percorsi della new-wave, del post-punk e del rock alternativo italiano.

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